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martedì 18 dicembre 2012

Lo Schiaccianoci


Oggi Google celebra con il suo Doodle il 120° anniversario della prima rappresentazione del celebre balletto “Lo Schiaccianoci”.
Questo balletto ormai è diventato una tradizione de periodo natalizio, quasi come il panettone e l’albero di Natale.
L’atmosfera dello Schiaccianoci è magica, colorata, calda e richiama immediatamente le memorie delle feste Natalizie passate in famiglia con pacchetti regalo sotto l’albero e la neve che cade fuori dalla finestra.
E’ un classico, insieme a balletti come il Lago dei cigni e la Bella Addoirmentata.. E la visione è adatta a tutti, ma soprattutto i bambini potranno apprezzare la magia di questa fiaba russa.
Vediamo ora un po’ di storia e la trama di questo fiabesco balletto:
Lo Schiaccianoci è un balletto con musiche di Pëtr Il'ič Čajkovskij (op. 71), il quale seguì minuziosamente le indicazioni del coreografo Marius Petipa e, in seguito, quelle del suo successore Lev Ivanov.
Il balletto fu commissionato dal capo dei Teatri Imperiali Russi, Ivan Aleksandrovič Vsevoložskij.
La storia deriva dal racconto Schiaccianoci e il re dei topi di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann ..
La prima rappresentazione, ebbe luogo il 18 dicembre 1892 presso il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, Russia. Fu condotta interamente dal compositore italiano Riccardo Drigo e coreografata dal ballerino russo Lev Ivanov: questa esecuzione tuttavia non riscosse successo

Dopo la prima esecuzione di Ivanov vanno ricordate quelle riviste da Gorskij nel 1917 e da Lopukhov nel 1929.
Gli anni successivi videro numerose versioni differenti del balletto, la rivisitazione più particolare fu quella di George Balanchine che nel 1954 decise di dividere il balletto in due parti, seguendo la trama originale: la realtà e il sogno. Questa versione fu poi rappresentata dal New York City Ballet.
Lo Schiaccianoci è anche uno dei soggetti maggiormente rappresentato nelle scuole di ballo, una versione ad esempio è quella creata per la Scuola di Ballo dell'Accademia del Teatro alla Scala di Milano da Frederic Olivieri (attualmente direttore della Scuole di Ballo), rappresentata al Piccolo Teatro di Milano nel 2011 e nel 2012
Lo Schiaccianoci è stato ripreso più volte dal cinema, dal teatro e anche dallo sport, soprattutto le sue musiche e la sua trama.
L'attuale popolarità de Lo Schiaccianoci è in parte dovuta a Willam Christensen, fondatore della compagnia San Francisco Ballet, che importò il lavoro negli Stati Uniti nel 1944. Il successo del balletto creò una vera e propria tradizione invernale nelle rappresentazioni dell'opera negli Stati Uniti.
Il libretto è tratto da un racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann ma non nella sua forma originale, perché sembrerebbe troppo cruenta.
Il racconto ripreso dal libretto dunque si basa su una revisione meno cruenta di Alexandre Dumas. Qui verrà analizzata la versione originale del balletto, quella di Marius Petipa.
La trama:
Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il sindaco indice una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli.
Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, un amico di famiglia, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all'inizio incuta paura ai bambini.
Alla sua prediletta, Clara (in russo Mascha), regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto.
Arrivano così alla festa anche i parenti, che si uniscono alla festa danzando. Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte, e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l'albero di Natale, i giocattoli... e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci.
Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine, rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua ciabatta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe, e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L'Atto si chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve.
I due giovani entrano nel Regno dei Dolci, dove al Palazzo li riceve la Fata Confetto, che si fa raccontare dallo Schiaccianoci tutte le sue avventure, e di come ha vinto la battaglia col Re Topo. Subito dopo, tutto il Palazzo si esibisce in una serie di danze che compongono il Divertissement più famoso e conosciuto delle musiche di Čajkovskij e che rendono famoso il balletto, culminando nel conosciutissimo Valzer dei fiori.
Dopo, il Principe e la Fata Confetto si esibiscono in un Pas de deux. Il balletto si conclude con un ultimo Valzer, e il sogno finisce: una volta risvegliata, mentre si fa giorno, Clara ripensa al proprio magico sogno abbracciando il suo Schiaccianoci.
Per voi, un piccolo assaggio: Il Valzer dei Fiori. 
Buona visione!

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