Cerca nel blog

martedì 30 ottobre 2012

Finalmente Sunrise..


Un post povero, solo per comunicarvi che oggi è uscito finalmente il nuovo album di Giovanni Allevi, a due anni di distanza dall’ultimo successo “Alien”.
Si chiama “Sunrise” , un progetto sinfonico assolutamente inedito contenente la sua prima composizione per violino e orchestra, anche se non manca il suo inseparabile pianoforte.

Pianista e compositore, questo “ragazzotto” di 42 anni, ha al suo attivo numerosi album come “No Concept” (2005), “Joy” (2006) e “Evolution” (2008) e ha ricevuto negli anni molti riconoscimenti.
Allevi si autodefinisce compositore di musica classica contemporanea e, nonostante il successo mediatico, ha ricevuto critiche e giudizi negativi, anche da esponenti della musica classica.

Io non sono una musicista, né tantomeno una critica musicale, come ballerina posso solo dire che spesso le musiche di Allevi sono state fonte d’ispirazione e le trovo particolarmente adatte ai momenti di riscaldamento o di preparazione emotiva ad uno spettacolo.
Mi rifiuto di affermare che sia un genio della musica, appellativo che spesso gli è stato associato, ma sono sicura che le composizioni di Allevi possano arrivare a tutti, le sue musiche sono leggere, piacevoli, di facile interpretazione ed ascolto.

Io il suo album lo comprerò volentieri, e con piacere lo ascolterò
.

http://www.giovanniallevi.com/

giovedì 25 ottobre 2012

La principessa e la farfalla


I bambini..la danza. Argomento complesso, associazione difficile. Troppo spesso mi è capitato di vedere scene di bambine strillanti trascinate in sala da mamme testarde e desiderose di vedere la propria figlia volteggiare in eleganti vestiti di tulle e raso.
Le bambine vedono le ballerine professioniste come esseri eterei, inarrivabili, quasi fossero fate del mondo delle fiabe.
Le bambine che si avvicinano al mondo della danza vogliono arrivare ad essere come loro, vogliono sentirsi dei personaggi favolosi, vogliono ricoprirsi di brillantini e indossare degli impalpabili tutù, vogliono alzarsi sulle punte dei piedi e sentirsi alte e leggere, vogliono diventare delle bellissime principesse.
Il compito dell’insegnante di danza che si approccia a degli esseri così piccoli e sognanti, è quello di formare queste bambine attraverso degli esercizi che possano stimolare la loro fantasia.
Ogni momento della lezione di danza deve essere un gioco, ogni esercizio deve sviluppare la creatività e tirare fuori la parte più leggera e romantica delle piccole bimbe ricoperte di brillantini.
Allora la sala lezioni diventerà improvvisamente un campo fiorito, o un cielo stellato, o una foresta incantata. E le piccole ballerine potranno identificarsi in farfalle, principesse, api, fate..
Attraverso la fantasia sarà più semplice per loro concentrarsi ed apprendere e saranno sempre stimolate al miglioramento.
Provate a prendere una bambina, mettetela di fianco ad una sbarra e di fronte ad uno specchio e chiedetele di fare un plies, un battement tendu, un port de bras… è finita, non vorrà mai più fare danza da qui alla fine dei suoi giorni.
Ma se la stessa bambina la fate saltare come se fosse una rana, oppure le fate gonfiare una bolla di sapone immaginaria con le mani, oppure ancora la fate volare di fiore in fiore come fosse un’ape regina.. Il gioco è fatto, rimarrà rapita per sempre dalla magia della danza.

venerdì 19 ottobre 2012

Alegria!..arriva il Cirque Du Soleil


“Alegria, come un lampo di vita”.. Così apre e chiude lo spettacolo “Alegria” del Cirque du Soleil.
Se vi state chiedendo cos’ abbia a che fare il mondo della danza con il circo.. Non avete mai visto il Cirque du Soleil. Si perché, nonostante ci siano giocolieri, mangiafuoco, pagliacci e compagnia bella, il Cirque du Soleil è tutt’altro che un banale circo.
E si, ci sono dei ballerini, tanti ballerini, ottimi ballerini, ballerini di serie A.
Il Cirque du Soleil è un noto circo che si distingue dagli altri per l'assenza di numeri circensi che utilizzino animali, dedicando il suo palco a artisti di mimo, acrobati, giocolieri, generalmente numeri di grande rilevanza artistica. Fondato nel 1984 da un ex-mangiatore di fuoco allora ventitreenne Guy Lalibertè a Montreal, ha circa 3800 dipendenti, che animano attualmente 8 spettacoli in tournèe con tendoni in tutto il mondo, e altri 9 spettacoli stabili, ognuno con differenti tematiche a Montreal, a Las Vegas, a New York, a Orlando e a Macao.  In maggio 2011 sono stati aperti altri 2 spettacoli fissi: a Singapore e a Dubai. Gli spettacoli del Cirque du Soleil sono concepiti come un unicum, con una trama centrale da cui si dipanano diverse scene, e non come un semplice susseguirsi di scene atletiche o circensi, che possono anche differire da una replica all'altra dello stesso show, data la presenza di numerosi ospiti che eseguono la loro performance. Generalmente sono i clown a ricoprire questo ruolo di ospiti, e, in conseguenza a ciò, ogni data varia e lo show si evolve nel tempo. La parte musicale degli spettacoli (prodotta in esclusiva per gli stessi) è totalmente diversa da quella dei circhi di stampo tradizionale. Composte, tra gli altri, da René Dupéré e Benoit Jutras, le colonne sonore di ogni show sono rigorosamente eseguite sempre dal vivo e quindi completamente differenti una dall'altra anche nello stile e negli stumenti musicali utilizzati per dare l'atmosfera voluta.
Ma perché vi sto parlando del Cirque Du Soleil ora? Perché dal 15 al 18 Novembre sarà a Milano, esattamente al Mediolanum Forum di Assago e i biglietti sono acquistabili su Ticket One (da Euro 40,25 a Euro 80,50).
Un’ ottima occasione per regalarvi una serata all’insegna della fantasia.
Il Cirque Du Soleil è un circo che incanta, che fa tornare bambini, che ti porta in un mondo incanatato in cui anche i più duri di cuore, tornano a credere per un attimo, nella magia.
Gustatevi un piccolo assaggio:

martedì 16 ottobre 2012

Dal diario di Giuseppe Sanna


Le ho dato la mia infanzia, gli anni più belli, le ho dato il mio tempo, il mio sudore, il mio amore, le mie lacrime. Le ho dato la mia adolescenza, la mia famiglia, i miei  amici, le mie ginocchia ormai inutilmente consumate... Le ho dato tutta la vita! Una vita per la danza! Spero che tutti questi sacrifici un giorno verranno ripagati.


Ero piccolo quando per la prima volta ho messo piede in quella sala! La danza mi aveva richiamato ed io avevo obbedito. Non immaginavo quello che sarei diventato ora, tutte quelle ore che avrei passato ad allenarmi e a perfezionare ogni cosa. La danza ci riserva cose inaspettate. C'è sempre una cosa nuova da imparare! Tutti hanno da imparare qualcosa, anche i più grandi.
Quando ti criticano e ti sminuiscono, lo fanno perché essendo piccoli loro, hanno bisogno di rendere piccoli anche gli altri.
L'espressione più dolce che possa esistere è quell'espressione leggera che parte dal cuore e dall'anima e fluisce nel movimento del corpo. Non pensate che la danza sia un insieme di passi... Ma una risposta della bellezza dell'anima che viene dal cuore. La danza è un pensiero che in quel momento si concretizza e diventa un desiderio e poi un bisogno.
Dietro ogni impresa di successo c'è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa! Bisogna fare tanti sacrifici per la danza! Anche lasciare la famiglia e la propria terra  L L
Ma avete idea cosa significa davvero danzare? Essere un ballerino? Avete idea cosa significa la fatica, avere i piedi gonfi e il cuore stracolmo di soddisfazione dopo un allenamento di un‘intera giornata? Sapete cosa significa sacrificio e dedizione per quest‘arte? Io dico di no, perché é impossibile pensare che andare a ballare il fine settimana possa fare di te un danzatore. Il danzatore si
nasconde nella sala da ballo ,piange se il proprio maestro gli fa un complimento perché  non se lo aspetta, diventa un leader in silenzio senza accorgersene e raccoglie i frutti del suo lavoro nelle competizioni... Dedica la propria vita alla danza, ogni pensiero, azione e gesto è rivolto a Lei... Balla con la mente! Non solo con il corpo. ed é questa la vera differenza. Il ballo é uno stile di vita, non una scelta del sabato sera! ;)

Il vincente trova sempre una strada! Mentre il perdente trova sempre una scusa! ;)
Alla fine sai chi vince? Chi non si è mai arreso! Chi nonostante i tanti ostacoli incontrati, non ha mai ceduto! Chi ha creduto nelle proprie potenzialità! Chi ama la danza davvero.
Ora come ora posso solo ringraziare la mia famiglia i miei vari insegnanti , la mia amata Sardegna , Milano i miei splendidi e unici allievi , e le scuole di danza dove io insegno , grazie perchè se oggi posso scrivere queste cose è perché voi avete creduto in me .
GIUSEPPE SANNA 

venerdì 12 ottobre 2012

E Bolle.. Ci porta su


“Sta spopolando su Twitter (retwittata innumerevoli volte e chiosata da artisti quali Jovanotti e Claudio Cecchetto) l'ultima trovata del ballerino Roberto Bolle che ha scelto di re-interpretare il tormentone estivo di Giorgia, "Tu mi porti su", scritto da Jovanotti. Un video giocoso, in cui un intero corpo di ballo si è divertito a mimare i versi della canzone in maniera tragicomica, mostrando così il volto meno serioso della danza classica. Accanto a Roberto Bolle nel video si sono esibiti Sabrina Brazzo (prima ballerina), Antonella albano (solista), Denise Gazzo, Marco Agostino, Maurizio Licitra(solista), Salvo Perdichizzi e Vitooria Valerio
Le riprese sono di Andrea Piermattei e Max Volpini che ne ha seguito anche il montaggio.”

Video giocoso e divertente di un gruppo di ballerini professionisti che finalmente si mostrano al pubblico con sincerità e senso dell’umorismo,svincolando l’immagine del ballerino da figura noiosa e iper controllata .
Protagonista assoluto Lui.. l’eterno principe della danza, il ballerino per definizione: Roberto Bolle.

Roberto Bolle  all'età di 12 anni entra alla scuola di ballo dell'Accedemia Teatro La Scala  e viene notato da Rudolf Nureyev, che lo sceglie per interpretare il ruolo di Tadzio nell'opera Morte a Venezia.
Nel1996 al termine di una rappresentazione di Romeo e Giulietta,  viene nominato primo ballerino e i suoi impegni da protagonista, sia in balletti classici chemoderni si moltiplicano: interpreta molti ruoli per diversi coreografi e collabora ancora con Nureyev, per La Bella Addormentata, Cenerentola, Don Chisciotte e Il Lago dei cigni.
All'estero ha occasione di danzare con il Royal Ballet di Londra, il Balletto nazionale canadese, il balletto di Stoccarda, lo Staatsoper di Berlino, il Teatro dell'opera di Vienna, il Teatro dell'opera di Monaco di Baviera, il Wiesbaden Festival, il Tokio  Ballet, l'English National Ballett.
Nel 1999 diventa "ambasciatore di buona volontà" per l'UNICEF.
Sempre nel 1999 riceve il premio Gino Tani per il suo contributo alla diffusione dei valori della danza e del movimento e nel 2000 riceve il premio Galileo, con la consegna del Pentagramma d'oro. Nello stesso 2000 inaugura la stagione del Covent Garden con Il lago dei cigni e danza al teatro Bolshoi di Mosca per celebrare il 75º anniversario di  Maja Plissetskaja, alla presenza del presidente Putin.
Nel 2002 danza a Buckingham Palace per la regina Elisabetta II.
Nell'ottobre 2002 è protagonista del Romeo e Giulietta di Kenneth MacMillan al teatro Bolshoi di Mosca. Nel marzo 2003 interpreta al Covent Garden di Londra  La bella addormentata e in luglio, in occasione dei festeggiamenti per il terzo centenario di San Pietroburgo danza Il lago dei cigni al teatro Mariinskij. 
Nello stesso anno gli viene riconosciuto il titolo di "étoile" del teatro la Scala.
Il 1 aprile 2004, in occasione della Giornata mondiale della Gioventù, balla sul sagrato di piazza San Pietro al cospetto di Giovanni Paolo II. Nel 2005 danza al Teatro della Scala di Milano, nel ruolo di protagonista del balletto "Il lago dei cigni" con Svetlana Zacharova. Il 10 febbraio del 2006 danza alla cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici invernali di Torino, nel segmento Dal futurismo al futuro su una coreografia ideata da Enzo Cosimi.
Ha collaborato in parecchi spettacoli con il direttore d'orchestra David Garforth.
Dal 2007 collabora con il FAI e nel marzo 2009 è stato nominato "Young Global Leader" dal World Economic Forum di Davos.
Nel giugno 2007 danza al Metropolitan di New York con Alessandra Ferri per il suo addio alle scene. Nel 2009 è stato nominato "principal" dell'American Ballet Theatre dove ha lavorato anche per la stagione del 2010.

Insomma, un curriculum da fare invidia a chiunque. E adesso lui si mostra così.. Buona visione.

martedì 9 ottobre 2012

Danza contemporanea: tra genio e follia.


E’ un po’ come lo Zumba Fitness..Chiunque oggi fa danza contemporanea. Ma attenzione,non facciamo confusione, un coreografo che associa elementi classici con movimenti a caso NON FA danza contemporanea, un insegnante che fa fare ruote e capriole per terra NON FA danza contemporanea, un ballerino che balla su musiche di Britney Spears vestito con una tuta aderente con tanto di cappuccio NON FA danza contemporanea.
“ La danza contemporanea nasce in Europa e negli Stati Uniti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Prosegue la rivoluzione attuata dalla danza moderna a favore di nuove espressioni corporee, che talvolta comprendono anche la recitazione.
La contemporaneità è un luogo caratterizzato dalla contaminazione, dal melting pot, dalla presenza di più elementi che si fondono insieme per dare come risultato qualcosa di nuovo.”

La vera danza contemporanea, quella storica, quella su cui si scrivono libri e quella da cui prendono ispirazione tutti gli stili attuali di danza, è nata intorno agli anni 50 ed ha visto emergere vari personaggi che con il loro genio hanno dato vita a tecniche ben precise e tuttora sfruttate.
Cercherò di esporli in poche parole, anche se una sola pagina di blog non basterebbe per dare merito a questi personaggi:

Pina Bausch è stata una coreografa e ballerina tedesca. La novità del suo lavoro non consiste tanto nell'invenzione di nuove forme e nuovi gesti, da riprodurre uguali a se stessi, quanto nell'interpretazione personale della forma che si vuole rappresentare. I danzatori sono chiamati alla creazione delle pièces (che Bausch denomina stück) attraverso l'improvvisazione generata dalle domande che la coreografa pone loro. Un altro elemento di novità è costituito dall'interazione tra i danzatori e la molteplicità di materiali scenici di derivazione strettamente teatrale.
Il suo nome è legato al termine Tanztheater (teatro-danza), adottato negli anni '70 da alcuni coreografi tedeschi - tra cui la stessa Bausch - per indicare un preciso progetto artistico che intende differenziarsi dal balletto e dalla danza moderna, che include elementi recitativi, come l'uso del gesto teatrale e della parola, con precise finalità drammaturgiche.
Merce Cunningham è stato un danzatore e coreografo statunitense. È stato uno dei maggiori creatori della Modern Dance americana e ha in qualche modo posto le basi della Post Modern Dance. Ha indagato "il movimento nello spazio e nel tempo" e ha proposto un nuovo modo di intendere il rapporto tra la danza, la musica e l'arte figurativa (intesa come scenografia). La tecnica Cunningham nasce negli Stati Uniti intorno agli anni 50 sulla base delle ricerche condotte dal coreografo e danzatore omonimo. La sua è una danza “non narrativa” che parla di sé stessa e degli elementi che la compongono: tempo, spazio e velocità, che il coreografo americano ha affrontato eliminando ogni tipo di gerarchia e convenzione. Per questo le sue ricerche hanno aperto la strada alla danza contemporanea. Il suo è un approccio quasi scientifico a questa forma d’arte, portato avanti, con estremo coraggio. “Trovare i limiti della danza”. Cunningham ha teorizzato, e praticato, una totale indipendenza di musica e danza, che rimette queste due forme di espressione sullo stesso piano. Con Cunningham non esistono più punti spaziali principali da evidenziare nella composizione coreografica; ogni fronte e ogni direzione viene sperimentata senza preconcetti. Le sue ricerche confluiscono nell’uso della tecnologia, che va dall’inserimento della telecamera, come elemento attivo della danza, a composizioni immaginate solo per il video e la televisione, fino all’utilizzo di avanzati programmi per il computer dove creare il movimento fornendo al software solamente coordinate spaziali e temporali. Questo gli ha permesso di andare alla ricerca di un movimento puro in uno spazio astratto, privo di gravità.
Martha Graham è stata una danzatrice e coreografa statunitense. Da molti è considerata la più grande danzatrice statunitense del XX secolo, nonché la "madre" della danza moderna. Sostenitrice del "movimento" come massima forma di espressione, con le forme angolari che riusciva ad assumere col suo minuto ma vibrante corpo sapeva comunicare le più profonde emozioni dell'animo umano. La tecnica Graham si basa sul principale atto fisiologico dell’essere umano: la respirazione, ed è incentrata sulla zona del bacino, perché è lì che ha origine la vita. Il suo principio conduttore è quello dell’alternarsi di contraction e releaseOgni momento di estensione del corpo è generato dal precedente momento di raccoglimento dell’energia al centro del bacino, così come ogni fase di inspirazione è generata dalla precedente fase di espirazione. Quindi il ciclico ripetersi dello svuotamento dei polmoni al fine di poter essere riempiti di nuova aria corrisponde al ciclo dell’energia che si concentra nel punto centrale del corpo (zona di origine della vita), per potersi poi espandere fino alle zone periferiche.
José Arcadio Limón è stato un danzatore e coreografo messicano. La sua tecnica, la tecnica Limon, si sviluppa attraverso una suddivisione in isolamenti di impulsi localizzati, indirizzati in tutte le direzioni. Negli esercizi di riscaldamento viene usata anche la tecnica classica, tuttavia il movimento è sempre generato dal centro del corpo. Ne risulta uno stile molto dinamico.
"La tecnica che sviluppò Limón deve molto ai concetti di Humphrey di 'fall and recovery' e all'importanza di ritmi basati sulla respirazione, ma in più Limón ha fatto esperimenti con le varie parti del corpo che si muovono indipendentemente una dall'altra: 'gli strumenti (braccia, gambe, testa) che compongono l'orchestra (il corpo)'".
La tecnica Limon si basa sull'uso del peso come spinta propulsiva del movimento, sfruttando la forza di gravità e la naturale successione motoria con particolare attenzione alla flessibilità del torso e degli arti.

Inoltre, nella danza contemporanea ritroviamo anche:

La tecnica Release,che è una tecnica di danza contemporanea nata negli Stati Uniti intorno agli anni 70.
I fondamenti basilari di questo stile di danza sono:recupero dell'organicità del movimento;fluidità;elasticità;scioltezza delle articolazioni;consapevolezza dello spazio, del peso, del tempo e del flusso del movimento. Questa tecnica insegna parte dall'ascolto del proprio corpo e sulle sensazioni cinestetiche individuali. Sfruttando semplici leggi fisiche, come ad esempio la forza di gravità, tutti sono messi nella condizione di danzare utilizzando il minimo dispendio energetico. Alla base dell'uso della forza di gravità sta il supporto: la danza classica tende ad elevarsi verso il cielo, la danza contemporanea, invece, tende a ritornare alla terra e a sfruttarla al meglio.Le radici di questo nuovo modo di danzare sono rintracciabili, tra gli altri, negli approccio allo studio del movimento umano di Feldenkrais e Laban.

La Contact Improvisation è una ricerca sulla comunicazione possibile attraverso il contatto e si fonda sulla fiducia reciproca, la fluidità, l'equilibrio usando la forza di gravità e il suolo come due partners. Muoversi mantenendo il contatto fisico con l'altro, cercando di trovare per ogni azione i passaggi più semplici e fluidi, potenzia la capacità di relazione e la percezione sensoriale. Nella Contact Improvisation viene sottolineato il piacere di danzare con qualcuno in modo spontaneo, avviene uno scambio tra le persone, si stimola l'apertura ad un processo di apprendimento e di osservazione di se stessi in ciò che sta accadendo qui e ora, imparando a conoscere i propri modi di muoversi e cercandone di nuovi. La contact improvisation è stata sviluppata, negli Stati Uniti
, da un gruppo di danzatori guidati da Steve Paxton e Nancy Stark Smith.

Eccoli qua, questi sono i pilastri della danza contemporanea e le varie tecniche che tuttora vengono studiate nelle più prestigiose accademie da insegnanti qualificati.
Ora la danza contemporanea è rivisitata, risperimentata, rimessa in gioco con continue contaminazioni ed è giusto così..stanno nascendo nuovi stili, nuove forme artistiche di movimento,è questa la strada che porta al progresso.
Ma, per favore, diamole il giusto valore, non chiamiamo Contemporanea tutta la danza senza nome e collocazione che ci viene propinata condita da abiti inverosimili, musiche inascoltabili e sequenze di passi senza alcun tipo di senso. 

http://www.pina-bausch.de/start.php
http://www.mercecunningham.org/

http://marthagraham.org/

giovedì 4 ottobre 2012

Everything is Zumba



E’ ufficialmente Zumba mania.
Corsi che spuntano come i funghi, donne ossessionate, videogiochi, dvd..Zumba ovunque e per chiunque.
Ma vediamo di fare un po’ di chiarezza, che cos’è concretamente questo famoso Zumba Fitness??

Dal sito ufficiale del programma di Zumba:
“Sei pronto a divertirti per tenerti in forma? Il programma Zumba® non è altro che questo. È un party di danza-fitness™ brucia-calorie, divertentissimo, efficace, facile da seguire, ispirato ai ritmi latino americani, che sta guidando milioni di persone verso la gioia e la salute. 
Zumba Fitness è l'unico programma di danza-fitness ispirato ai ritmi latino americani, che fonde frizzante musica internazionale creata da produttori vincitori del Grammy Award con passi di danza contagiosi, per realizzare un "fitness-party" che ti rende totalmente dipendente. Fin dai suoi inizi nel 2001, il programma Zumba ha dilagato fino a diventare il programma di fitness-danza più diffuso (e di maggior successo) del mondo, attirando più di 14 milioni di persone di ogni età, forma fisica e corporatura. Quando si assiste a una lezione, è impossibile resistere alla tentazione di provare.”

Eccolo qui, in poche e semplici parole: lo Zumba Fitness è un’attività aerobica brucia calorie che fonde la danza (samba, flamenco, hip-hop, reggae ton e merengue) e il fitness, accompagnata da ritmi latino americani incalzanti e energici.
E’ una disciplina completa che ha molti benefici:
-tonifica,
-fa smaltire molte calorie,
-aiuta a rendere fluidi i movimenti
-scolpisce gambe e glutei,
-rinforza le braccia,
-appiattisce l’addome,
-accelera il metabolismo,
-aiuta il cuore
Insomma, ci sono veramente tanti ottimi motivi per correre ad iscriversi ad un corso di Zumba Fitness…ma,attenzione, diffidate dalle imitazioni!


martedì 2 ottobre 2012

Giuseppe Sanna


Giuseppe Sanna, ballerino di danze latino americane, liscio standard e show dance.
Inizia a ballare all'età di 10 anni nella scuola del suo paese, Porto Torres (Sardegna).
Sin da piccolo, ha coltivato il suo sogno di ballare studiando con impegno tutte le discipline latino americane( Samba, cha cha, rumba, paso doble, jive,salsa,merengue e bachata)liscio e standard.
Viene indirizzato dai suoi insegnanti a stage con professionisti del settore e inizia a fare competizioni regionali e nazionali ottenendo ottimi risultati:
1° classificato Cesena Open nel 2004
2° classificato Trofeo Golfo dell' Asinara nel 2000
1° classifficato Coppa Sardegna nel 2004
1° Classificato Trofeo Brasilerinho nel 2004
2° classificato Gran Premio Sardegna Open nel 2001
1° calssificato Cesena Open nel 2002
Finalista a tutte le competizioni regionali.

Nel 2005 apre la sua prima scuola di danza in Sardegna, con un grande numero di allievi, che ha portato in diverse competizioni regionali ottenendo dei buoni 
risultati. 
Nel 2008 si trasferisce a Milano per continuare il suo percorso da ballerino, qui inizia a farsi conoscere e lavora per diverse scuole in Lombardia.
Nel 2011 partecipa allo spot pubblicitario del programma televisivo "Baila" su canale 5.
Sempre nel 2011 partecipa come ospite al programma su la7 Gold "Fiesta Latina".
Nel 2011-2012 ha preso parte al musical "Elisir d'amore" come ballerino.
Ora Giuseppe continua la sua carriera da insegnante e ballerino in varie realtà e da quest'anno sarà l'insegnante di danze latino americane e caraibiche, 
liscio standard, Show Dance, Baby Dance e, novità, di Zumba Fitness presso Aquaneva Lab.
Lavora con singoli, coppie e gruppi riuscendo a coinvolgere qualsiasi persona (anche totalmente inesperta) ed età.

lunedì 1 ottobre 2012

Danza per tutti?


"Un insegnante qualunque dà a un bambino l'occasione di ascoltare gli appalusi per la prima volta nel teatro della chiesa locale. Un buon insegnante dà a un bambino l'abilità di ascoltare la musica con tutto il suo corpo e di darle forma visibilie."
Pan Brown

“Premio danzando 2012”, un concorso di danza alla sua undicesima edizione.
Negli anni questo concorso si è contraddistinto per l’elevato livello delle scuole partecipanti e per la presenza di personalità della danza ,come Steve La Chance, Daniele Ziglioli, Ludmill Cakalli, Mauro Mosconi, Michele Oliva, in giuria.

2012..un anno di cambiamenti, un anno di crisi. Ed eccola li, ora posso vederla concreta e palese anche nel settore della danza. Sul palco nove scuole iscritte,una miseria rispetto agli anni d’oro di questo concorso, e nel pubblico una manciata di spettatori che a stento riempiono le prime venti file del palazzetto in cui si tiene la manifestazione.
Vedo intorno a me una massa di insegnanti eccitati e spacconi che dietro le quinte addobbano i loro allievi come fossero alberi di natale e pitturano le loro facce con trucchi appariscenti ed esagerati, da parte loro gli ignari ballerini si agitano ed emettono urletti carichi di tensione, neanche fossimo alla Prima della Scala. Poi mi giro e vedo lì, sedute in un angolo, due insegnanti con le facce un po’ cupe, a confronto..individuo i loro allievi e li osservo..scaldano i loro muscoli avvolti in abiti di lana e si acconciano i capelli in semplici chignon.
Eccole lì, le due facce della danza.
Inizia il concorso e tutto diventa sempre più chiaro. I “ballerini” agghindati come clown, offrono al pubblico delle performance cariche di grinta e presunzione, ricche di effetti speciali e vuote di sostanza, e i pochi danzatori che prima si stavano scaldando, salgono sul palco con abiti delicati e regalano al pubblico delle esibizioni pulite, spettacolari nella loro semplicità.
Finisce il concorso. Le ballerine dai vestiti di lana e gli chignon si aggiudicano il premio come miglior scuola, sorridenti e professionali salgono sul palco e ringraziano la giuria, ma altri premi di consolazione vengono assegnati ai pittoreschi personaggi che urlando e cantando vittoria, corrono a ritirare i loro trofei.

La danza ora è questo. Da una parte abbiamo lo show, l’esagerazione, scuole piene di iscritti che offrono corsi di discipline a caso con insegnanti impreparati che convincono  i loro allievi di essere dei ballerini validi e preparati e, in qualche modo, riescono a convincere anche la comunità in cui sono inserite. Dall’altra abbiamo scuole che fanno fatica ad andare avanti, che offrono in silenzio uno studio serio e professionale, che formano i futuri ballerini.

Sconfortata da questo scenario e avvolta da una serie di pensieri, vado a casa e accendo la televisione. Un po’ di zapping ed eccola lì..su La5 danno una replica Di Amici, la trasmissione che ha generato il tutto, la trasmissione che ha fatto innamorare dello spettacolo migliaia di persone, la trasmissione che ha indotto ballerini incapaci ad aprire scuole di danza improvvisate, la trasmissione che ha trasformato la danza in un prodotto commerciale, la trasmissione che ha distrutto tutta la magia.
Cambio canale indignata e sempre più avvilita e improvvisamente mi illumino. Su Rai 5 trasmettono lo spettacolo “Mediterranea” di Mauro Bigonzetti, ballato dal corpo di ballo della Scala.

Signori silenzio, parla la danza..Quella VERA.