I bambini..la danza. Argomento complesso, associazione
difficile. Troppo spesso mi è capitato di vedere scene di bambine strillanti
trascinate in sala da mamme testarde e desiderose di vedere la propria figlia
volteggiare in eleganti vestiti di tulle e raso.
Le bambine vedono le ballerine professioniste come esseri
eterei, inarrivabili, quasi fossero fate del mondo delle fiabe.
Le bambine che si avvicinano al mondo della danza vogliono
arrivare ad essere come loro, vogliono sentirsi dei personaggi favolosi,
vogliono ricoprirsi di brillantini e indossare degli impalpabili tutù, vogliono
alzarsi sulle punte dei piedi e sentirsi alte e leggere, vogliono diventare
delle bellissime principesse.
Il compito dell’insegnante di danza che si approccia a degli
esseri così piccoli e sognanti, è quello di formare queste bambine attraverso
degli esercizi che possano stimolare la loro fantasia.
Ogni momento della lezione di danza deve essere un gioco,
ogni esercizio deve sviluppare la creatività e tirare fuori la parte più
leggera e romantica delle piccole bimbe ricoperte di brillantini.
Allora la sala lezioni diventerà improvvisamente un campo
fiorito, o un cielo stellato, o una foresta incantata. E le piccole ballerine
potranno identificarsi in farfalle, principesse, api, fate..
Attraverso la fantasia sarà più semplice per loro
concentrarsi ed apprendere e saranno sempre stimolate al miglioramento.
Provate a prendere una bambina, mettetela di fianco ad una
sbarra e di fronte ad uno specchio e chiedetele di fare un plies, un battement
tendu, un port de bras… è finita, non vorrà mai più fare danza da qui alla fine
dei suoi giorni.
Ma se la stessa bambina la fate saltare come se fosse una
rana, oppure le fate gonfiare una bolla di sapone immaginaria con le mani,
oppure ancora la fate volare di fiore in fiore come fosse un’ape regina.. Il
gioco è fatto, rimarrà rapita per sempre dalla magia della danza.
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