“La danza è una delle rare attività umane in cui l'uomo si trova totalmente impegnato: corpo, cuore e spirito. Per il bambino danzare è importante quanto parlare, contare o imparare la geografia. È essenziale per il bambino, nato danzante, non dissipare questo linguaggio sotto l'influsso di un'educazione repressiva e frustante.” - Maurice Béjart
Che cos’è la danza per un bambino?
La danza è un gioco, la danza è un passatempo che diverte,
la danza è indossare un tutù e calze rosa, la danza è un punto d’incontro con
gli amici, la danza è la gioia che si realizza nel momento in cui scattano gli
applausi, la danza è l’euforia data dal muoversi e saltare sulla musica…
Tutto questo è ciò che un bambino può provare ballando.
Certo, è limitante.. I bambini potrebbero provare tutte queste
sensazioni giocando in cortile o muovendosi a tempo di musica davanti ad una tv
o indossando un tutù per carnevale oppure ancora facendo lo spettacolino di
Natale a scuola.
Ma quest’arte è magica.. Attraverso la gioia e il
divertimento che i bambini provano nel ballare, la danza si insinua ben più in
profondità e regala ai bambini dei doni che non avrebbero mai potuto ricevere
se non si fossero avvicinati a questa disciplina.
Quindi, che cosa da VERAMENTE la danza ad un bambino?
In primis il senso della disciplina. I piccoli
ballerini imparano a rispettare le regole, a seguire le indicazioni dei propri
insegnanti, a impegnarsi il più possibile per far si che una cosa venga al
meglio, ad arrivare sempre in orario e in ordine, a non parlare mai a
sproposito, ad accettare le disposizioni senza contestare, a fare dei sacrifici
per ottenere ciò che ci si è prefissi.
Collegandoci al senso di sacrificio, possiamo dire che il
secondo dono è la passione. La danza è un’arte talmente difficile da
affrontare, che induce chiunque la pratichi a confrontarsi con se stesso e a
spingersi oltre le proprie possibilità. Ottenendo dei risultati, cresce
l’entusiasmo che genera voglia di migliorarsi e di spingersi ancora oltre. I
bambini imparano a non arrendersi davanti alle difficoltà, ad affrontare
gli ostacoli e dare sempre il meglio e
tutto ciò lo concretizzano non solo nella sala prove, ma anche nella vita di
tutti i giorni. Imparano ad essere aperti, ad ascoltare le proprie sensazioni e
a dedicare anima e corpo alle cose che amano.
Il terzo dono della danza è la sensibilità. Ballare
genera una sorta di amplificazione delle emozioni,di sperimentazione di
sensazioni difficili da provare in altri contesti. La danza unisce corpo, mente
e spirito in un’unica forma che è il movimento. Attraverso il movimento, i
danzatori devono trasmettere al pubblico emozioni, sogni, sensazioni ed è
proprio per questo che il ballerino è in grado di “sentire” in un modo più
profondo. Ogni emozione che arriva, viene presa e metabolizzata a più livelli,
diventa parte del sé, rendendo così possibile il trasmetterla agli altri senza
l’aiuto della parola, solo attraverso il corpo.
Il corpo, croce e delizia del ballerino.. Il quarto dono
riguarda proprio la consapevolezza del proprio corpo. Ogni danzatore
impara negli anni a conoscersi profondamente, a riconoscere i propri limiti e
le proprie potenzialità, impara a sentire ogni muscolo, articolazione e a
riconoscere il dolore. La danza lavora sulle strutture corporee slegandole dai
vincoli e aprendole a un mondo di sperimentazione del movimento, di innumerevoli
possibilità motorie, di flessibilità e forma. Il piccolo ballerino impara a
conoscere e controllare il proprio corpo,a sentirlo e a governarlo facendogli
fare tutto ciò che la mente si prefigge. Negli anni, il ballerino impara a
dominare totalmente il proprio corpo, a renderlo flessibile e leggero, a
sfidare la forza di gravità, a renderlo uno strumento di comunicazione.
La danza è arte, passione, sacrificio, comunicazione,
consapevolezza, disciplina, gioia, poesia.. Ogni bambino dovrebbe poter avere
la possibilità di avvicinarsi a questo mondo e cogliere anche solo una minima
parte di questi doni fondamentali per la propria formazione e sviluppo della
personalità.
Nessun commento:
Posta un commento