..Due mondi distanti. Una ballerina è un essere leggero ed
etereo che si aggira su palcoscenici in legno logoro con i suoi abiti
svolazzanti e le sue calze rosa. Che cos’ha questo a che vedere con la
tecnologia? Nulla effettivamente.
La danza classica è classica per definizione, punto. Nulla potrà mai cambiare la sua
essenza.
Ma guardiamo oltre.. Analizziamo la danza nella sua
complessità, è davvero così distante dalla tecnologia? No, la risposta è NO.
La danza contemporanea sperimenta andando alla ricerca di un
corpo “altro” dall’idealizzazione realizzata dalla tradizione del balletto
classico accademico. Il corpo del danzatore contemporaneo è un ipercorpo, è un
corpo in cui si inscrive la realtà contemporanea dell’uomo moderno del nuovo
millennio.
Sono anni che la danza contemporanea
sperimenta, cerca una sua collocazione nella realtà e si rinnova per stare a
passo con i tempi.
Il primo tentativo di “rivoluzione”
è stata messo in pratica da uno dei padri fondatori della danza contemporanea:
Merce Cunningham. Cunningham è già cosciente del
fatto che le tecnologie saranno in grado di arricchire il processo di creazione
coreografica ma che la riluttanza del mondo accademico rischierà di rallentarne
di molto l’introduzione nella danza.
Il
desiderio di Cunningham è quello di trovare il mezzo più ottimale per
realizzare i propri obiettivi artistici. La “tecnologia elettronica” ha
introdotto un nuovo modo di vedere la realtà, di negoziare, di pensare. Grazie
ai nuovi media digitali è sempre più possibile “editare” un prodotto creativo,
inter-agendo su di esso, annullando o ripristinando modifiche che non andranno
ad influenzare il “già salvato”.
Da
questo presupposto, Cunningham ipotizza un sistema di “notazione di danza
elettronica immediata” che serva a mostrare i movimenti della danza, fermali o
rallentarli. Nel 1986 questa sua idea
si materializza nel software Life Forms un software di
animazione 3D di proprietà della Credo Interactive.
E dopo di lui, molti hanno percorso questa strada, portando alla danza
contemporanea nuove tecnologie e nuovi spunti di riflessione e ricerca.
In Italia, la danza sperimentale e multimediale porta il nome di
Ariella Vidach.
Creata in Svizzera nel 1988, l’Associazione culturale AiEP (acronimo di Avventure in
Elicottero Prodotti) nasce dalla comunione di intenti di un
gruppo di artisti di diversa provenienza, interessati a realizzare progetti di
ricerca nell’ambito delle arti visive multimediali e a sviluppare un linguaggio
espressivo che attinga dai più svariati campi artistici (danza, musica,
video-arte, design).
Nel 1996 Ariella Vidach e
Claudio Prati, due dei fondatori di AiEP, creano a Milano un’altra associazione
culturale,Ariella Vidach - AiEP, ampliando gli orizzonti geografici ed
artistici per approfondire la ricerca nell’ambito delle nuove tecnologie
applicate alla danza contemporanea e alle arti performative.
In oltre vent’anni di
attività, il percorso artistico di AiEP ha esplorato l’utilizzo dei media
interattivi in un crescendo di complessità: dall’utilizzo di proiezioni video
in scena a sensori quasi invisibili indossati dagli interpreti, passando per la
motion capture e la computer-grafica, la relazione tra corpo, coreografia e
sistema interattivi si è andata assottigliando e le interferenze tra arte e
tecnologia sono diventate sempre più raffinate e suggestive.
Ma non è finita qui, finora ho indagato solo sulla danza
quella vera, quella artistica, quella performativa.. ma facciamo un passo in
più.
La danza si sposta continuamente e ricerca collocazioni
inusuali per la propria tradizione, anticonvenzionali.
Dal teatro al cinema, da una piattaforma a un video.. il passaggio
è rapido, ed eccola lì. Ci troviamo la danza proprio davanti ai nostri occhi, sotto
i nostri piedi, dritta dritta in casa nostra.
La danza sta espandendo i suoi orizzonti e va a collocarsi
nella quotidianità, diventa attività di intrattenimento e ludica. E lo fa
grazie a ciò che è sempre più caro all’uomo contemporaneo: la tecnologia.
Giochi come Dance Dance Revolution, Just Dance e Dance
Central ne sono la testimonianza.
Dance Dance
Revolution è
un videogioco musicale di genere exergaming prodotto da Konami, pubblicato come arcade e su PlayStation. È dotato di una pedana con
quattro frecce (su, giù, destra e sinistra), e seguendo il tempo e il ritmo di
una data canzone, si leggono le frecce indicate su uno schermo e si premono con
i piedi i relativi pulsanti sulla pedana.
Just Dance è un videogioco musicale sviluppato e pubblicato da Ubisoft per Wii. È simile al gioco Dance Dance Revolution con i ballerini che si muovono sullo schermo al
fine di guadagnare punti ma la modalità di gioco è molto diversa. In Dance Dance Revolution i
ballerini devono schiacciare con i piedi quattro frecce (su, giù, destra e
sinistra) su una pedana per abbinare le frecce di scorrimento che appaiono su
schermo. In Just Dance i giocatori usano solo il Wii Remote e tentare di imitare tutte le mosse del ballerino
che appare sullo schermo. I giocatori guadagnano punti in base ai movimenti
svolti e a come li si esegue.
Il controller del
Nintendo Wii, utilizza un approccio differente da quello tradizionale, nel
tentativo di risultare interessante per un pubblico più vasto. Ha la forma di
un comune telecomando da televisione e viene tenuto in una sola mano. Essendo
simmetrico, appare ugualmente utilizzabile da destrimani e mancini. Il
controller è la maggiore innovazione degli ultimi venti anni nell'ambito delle
console. Dei led ad infrarossi
incorporati nelle estremità del Wii Sensor Bar
permettono al controller di percepire il puntamento verso lo schermo, mentre
l'accelerometro integrato nello stesso controller gli permette di percepire
l'inclinazione e la rotazione. La comunicazione tra controller e console Wii
utilizza la tecnologia Bluetooth.
Dance Central. Il primo videogioco di danza in esclusiva su
Kinect per Xbox 360®,assolutamente
coinvolgente, senza l'utilizzo di controller e dotato di un sistema di
rilevamento dei movimenti del corpo. Ogni routine offre una vera e propria
coreografia sia per principianti che per esperti, oltre a una colonna sonora con brani di artisti pop, hip-hop e R&B. Kinect
utilizza un sensore di movimento in grado di rilevare i movimenti di tutto il
corpo. Mentre
giochi, Kinect crea una ricostruzione digitale del tuo scheletro basandosi sui
dati di profondità rilevati. Quindi,
quando ti sposti a sinistra o a destra oppure salti il sensore cattura i tuoi
movimenti e li riproduce nel gioco.
Insomma, sicuramente non vedremo grandi performance sul tappeto
del nostro soggiorno, ma questi videogiochi sono un grande strumento di
divulgazione dei benefici dell’ attività motoria e permettono a chiunque di
godere del piacere della danza.
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